Intendenza generale (1918) - Servizio chirurgico specializzato

Tipologia Fascicolo
Data cronica
1916 agosto 18 - 1917 luglio 14
[VUOTO]

Tipologia

Fascicolo

Contenuto

Servizio chirurgico specializzato
A) Intendenza generale
Programma per attivare il servizio chirurgico specializzato

B) III Armata
Interventi cranici e rachidiani
Ferti al torace
Servizio chirurgico specializzato

C) VI Armata
Ospedali specializzata
Servizio chirurgico specializzato
Norme per lo sgombero

D) Zona Carnia
Servizio chirurgico specializzato

E) Albania


A) Programma per l’attuazione del servizio chirurgico specializzato
È presente una circolare del Maggiore generale Stefano Lombardi del 13 maggio 1917, indirizzata al Ministero della guerra e alle intendenze delle armate che introduce la relazione del generale Lorenzo Bonomo contenente le indicazioni per il miglioramento del servizio chirurgico di guerra.
Segue la relazione di Bonomo che spiega: «Le qualità delle ferite generate dalle armi da guerra attuali, la loro evoluzione frequentemente complicata dalle infezioni, i postumi anatomici e funzionali spesso gravi, fanno riconoscere la necessitò che si stabilisca per alcune categorie di feriti, nel limite del possibile, un servizio chirurgico specializzato capace di corrispondere con metodico indirizzo tecnico alla chirurgia d’urgenza nelle ferite cavitarie, e ad un regolare avviamento alla cura conservativa ed ortopedica in quella degli arti». E concludeva: «Con l’attuazione del servizio chirurgico specializzato per la cura delle ferite del sistema nervoso e per quello dello scheletro degli arti, si porterà il più attivo ed efficace indirizzo per la sterilizzazione metodica delle ferite in genere, compito di alto interesse scientifico morale ed economico, al fine di impedire che si sviluppi l’infezione e di ottenere la precoce sterilizzazione quando si sia manifestata».
Segue un documento incompleto e non firmato dattiloscritto nel quale si descrive il servizio specializzato e si spiega come dall’agosto del 1916 si decise di affidare a professori universitari il servizio di consulenza tecnica dei diversi servizi: misti, per la malati di naso, occhi, gola, per reparti oftalmici e autolesionisti; medici, per le malattie nervose e mentali; profilattici, per le malattie infettive, dei malarici e delle malattie veneree.
B) Segue una circolare firmata da Lorenzo Bonomo del 18 agosto 1916 indirizzata ai direttori di sanità di corpo d’armata per il trattamento dei feriti addominali e la pratica della bottoniera esplorativa pre-operatoria per individuare eventuali lesioni non visibili. Sul retro del documento sono presenti appunti manoscritti che conteggiano il numero di feriti giornalieri in un reparto e le percentuali di guarigione.
Vi è poi un ordine di servizio (numero 31) nel quale si annuncia l’arrivo alla III armata del patologo Eugenio Morelli (1881-1960), che ideò l’applicazione della collassoterapia ai feriti toracici, di predisporre infermerie e ospedali, fra i quali quelli di San Giorgio di Nogaro e Palmanova per attuare il pneumotorace terapeutico. Spiega inoltre che Morello sarà reperibile presso l’ospedale 060 di Gradisca.
Seguono 3 copie del documento firmato da Giuseppe Tusini  e datato 21 ottobre 1916 relativo ai Reparti chirurgici per la cura delle ferite interessanti il servizio nervoso, nel quale Tusini sulla base dell’esperienza maturata presso l’Università castrense propone di istituire un servizio chirurgico specializzato di concerto con quanto scritto anche da Camillo Golgi e dai suoi collaboratori pavesi.
Segue una circolare del maggiore generale d’Intendenza Giacomo Ponzio che in seguito a quanto indicato da Tusini e sottoscritto da Bonomo approva la costituzione di un servizio chirurgico specializzato.
È presente inoltre un documento redatto dal colonnello medico Eugenio Minici  e datato 20 luglio 1917 nel quale spiega il funzionamento del servizio specializzato della III armata, nel quale notifica che il servizio neuropsichiatrico d’armata era stato istituito a San Giorgio di Nogaro sotto la supervisione di Ottorino Rossi negli ospedali 234 per le neuropatologie e 8 della Croce Rossa Italiana per la neurochirurgia, e spiega il funzionamento dello sgombero dei feriti; conclude con cenni generali di tecnica.
Seguono nel fascicolo documenti analoghi della VI Armata (C), della zona Carnia (D) e dell’Albania (E).

NOTE: per approfondimenti storici si veda il percorso presente nel portale “Ricerca e sperimentazione”.

Consistenza rilevata

Quantità
57
Tipologia
carta/e

Inventario